Nuovi orizzonti della programmazione sociale

La cultura per il benessere delle persone

AUTRICE:
Lorena La Rocca

Opera:
La Rocca, L. (2021). Capacitazione sociale. Promuovere benessere attraverso l’arte. Torino, S-nodi.

Introduzione

L’attuale crisi socio-economica sta colpendo ogni sfera del nostro vivere causando una profonda disgregazione, un aumento del disagio e delle diseguaglianze sociali. Dall’economia al Terzo Settore, dalla dimensione sociale a quella istituzionale ci troviamo di fronte a un cambiamento di comportamenti e interazioni con forti ripercussioni anche sulla sfera psico-sociale della popolazione. L’isolamento, la riduzione di relazioni e interazioni sociali sono state misure fondamentali per ridurre contagi e mortalità causate dal Covid-19, ma sono evidenti i danni in termini di solitudine sociale, marginalizzazione, conciliazione, aumento delle disuguaglianze e delle povertà. I dati Eurostat riportano che sono 118,7 milioni le persone che versano in condizione di povertà ed esclusione sociale, il 26% dei quali è popolazione giovanile (Eurostat, 2019). Il nuovo rapporto di Caritas Italiana analizza gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria rilevando, accanto alla marcata flessione del PIL, un calo di 841 mila occupati rispetto al 2019 e un aumento preoccupante di persone inattive, con un’incidenza di nuovi poveri passati dal 31% al 45% (De Lauso & De Capite, 2020).

Il peggioramento delle condizioni di vita economiche e sociali della popolazione incide sulle possibilità di accesso alle cure e sull’apprendimento di stili di vita salutari? Gli studi dimostrano, in effetti, una corrispondenza tra la condizione di svantaggio economico e sociale e l’aumento di patologie come l’ipertensione, il diabete, oltre che di una vita sedentaria (Horton, 2020). La pandemia ha inciso fortemente su queste disparità evidenziando l’urgenza di politiche, di modelli di governance e di modelli organizzativi necessari a contrastare le disuguaglianze di salute, di accesso ai servizi e di literacy. È questo il momento di promuovere una dimensione di welfare inclusiva e generativa attraverso l’adozione di percorsi innovativi per agire sul sistema di risorse dell’individuo in relazione al suo contesto di appartenenza. Ci troviamo di fronte alla necessità di un rilancio del welfare attraverso politiche di innovazione sociale che, oggi più che mai, non possono limitarsi alla riparazione del danno.

Nel campo dell’innovazione sociale ci troviamo in un periodo fertile in cui vari percorsi sperimentali hanno evidenziato la possibilità di intervenire sulle vulnerabilità promuovendo risorse personali e relazioni efficaci, per
contrastare la marginalizzazione di soggetti fragili attraverso il superamento della logica assistenzialista. Creare contesti favorevoli e promuovere la capacità dei soggetti di relazionarsi con i territori e le
comunità di riferimento sono possibili vie di sviluppo per promuovere la salute in un’ottica biopsicosociale.

La proposta di un approccio community-based alla progettazione sociale con l’adozione di percorsi culturali è qui esposta per sostenere lo sviluppo di coesione sociale, produrre impatti sul benessere, sulla salute della
popolazione e generare risorse in termini comportamentali ed economici.

L’autrice

Lavora con persone in condizioni di vulnerabilità per promuovere risorse, sviluppare competenze e aumentare capitale sociale attraverso percorsi artistici. Esperta in processi di innovazione sociale elabora e coordina progetti culturali in organizzazioni attive in ambito sanitario e socio-sanitario a Torino, Bologna e Bolzano. È laureata in Politiche e Servizi Sociali con una tesi sulla programmazione sociale innovativa per la proposta di azioni di capacitazione art-based all’interno dei servizi. È membro di SCT Centre.

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